Ricetta   •   23 Novembre 2017

Questa non è solo la prima vegan carrot cake ma è proprio la prima torta di carote che assaggio! E’ molto soffice, umida, leggera, la cosiddetta “camilla”. Mio marito ha detto che è la miglior torta alle carote che abbia mai provato.

L’ho scoperta ad un master in pasticceria vegana di Massimo Pica. Ricordate il corso di cioccolato dello scorso anno? Stesso maestro, stessa scuola, nuovi locali e nuovi temi. L’unico peccato è esserci tornata dopo così tanto tempo.

Però vi starete chiedendo come mai una persona non vegana come me abbia deciso di iscriversi ad un corso sui dolci vegan. L’ho fatto soprattutto per curiosità. Vi ricordate i miei  #eclaireXperiment?  Avevo bisogno di approfondire ingredienti sostitutivi, consistenze, gusti. Così ho conosciuto la frolla, la namelaka, la ganache, i croissant, tutti quanti vegan. Fin quando non li ho preparati con le mie mani non avrei mai pensato che potessero essere dolci vegani. Questo sfata il falso mito di una pasticceria meno gustosa. 😉

Ingredienti

200 g di farina

200 g di carote grattuggiate

180 g di zucchero di canna

180 g di latte di mandorle

60 g di succo d’arancia

50 g di olio di semi

16 g di lievito (una bustina)

Un pizzico di sale

Zenzero a piacere

Procedimento

Frullare le carote con il succo di arancia. Aggiungere poco alla volta il latte di mandorle e l’olio.

In una ciotola miscelare zucchero, lievito, farina e sale.

Versare il composto frullato nella ciotola contenente le parti secche e mescolare.

Imburrare e infarinare una tortiera e riempire fino a 3/4.

Cuocere a 165 gradi finchè il cuore della torta non sarà superiore ai 92 gradi. In alternativa utilizzare il buon metodo dello “stecchino” 😉